Beata Maria Rafols, nacque il 5 novembre 1781 a Villafranca del Penedès (Spagna). Parlare di Maria Rafols è parlare di una vita dedita al servizio della carità. Visse incarnando il comandamento nuovo di Gesù: L’Amore. In più di un’occasione, rischiò la sua vita consumandola giorno per giorno nel servizio umile e delicato verso gli emarginati di quella società in cui dovette vivere.
Consacrò gran parte della sua vita ai bambini abbandonati ed orfanelli, e ad ogni sorta di ammalati che in quella epoca erano ricoverati in un unico ospedale.
Nella storia si inquadra in un periodo segnalato in Spagna da profondi cambiamenti e sconvolgimenti politici, che faranno difficile il suo cammino nella nuova e rischiosa avventura di fondare una congregazione religiosa apostolica femminile di carità, con un unico ideale: servire Dio nei poveri e negli infermi fino all’immolazione della propria vita. Testimoni dell’ardore della sua carità, della sua forza e fiducia nel Signore, furono quei muri dell’Ospedale di Nostra Signora delle Grazie di Saragoza, le strade barricate da fucili e da cannoni, la Giunta Rettrice dell’Ospedale, le sue stesse consorelle, i bambini dell’orfanotrofio e gli ammalati di ogni classe e condizione.
La vita di Maria Rafols, come quella della sua piccola Confraternita – guidata silenziosamente dal P. Juan Bonal -, trascorse sotto il segno di un lungo inverno; cinquant’anni di silenzio, di oscurità, di povertà e di sottomissione ferrea a delle imposizioni, oggi inconcepibili, da parte della Giunta dell’Ospedale, culla della Congregazione delle Suore della Carità di Sant’Anna.
Donna di indole forte e semplice, attenta alle necessità, coraggiosa nella sua risposta, seppe inserire la piccola Confraternita nell’umiltà e nel sacrificio, nella dedizione gioiosa e presente. Seppe fare del dono ricevuto, CARITA’ FATTA OSPITALITA’, il carisma della Congregazione, esercitato fino all’estremo con il sacrificio della propria vita.
E questo è il legato, affascinante e di stimolo a tutto il gruppo delle Suore della Carità di S. Anna, che nell’oggi e nell’ora in cui viviamo vogliamo rinnovare ed essere grate a questo Dio sorprendente, che giorno per giorno, ci sceglie e ci consacra nel seno della Chiesa, per “annunciare la salvezza mediante la pratica della carità”.
Attualmente la presenza della Congregazione è radicata in tutto il mondo, ed è presente in 30 paesi dei cinque continenti, la maggior parte in via di sviluppo, ed il suo operato non si riduce a visite programmate per l’esecuzione dei programmi ma si concretizza in una presenza permanente iniziata, già da molti anni, con un progetto di aiuto continuo.
La Fondazione può avvalersi di centri propri che gestisce essa stessa, inoltre presta aiuto e appoggio alle diverse attività umanitarie.
SANT’ANNA…CARITA’ FATTA OSPITALITA’!